Alfano lancia la “costituente popolare”! Aleeeeee oh ohhhhhhh! E qui fermi tutti, perchè è il caso di spiegare cosa sono queste robe chiamate “costituenti”.
In poche parole: quando un gruppo di disoccupati organizzati, che grazie alla politica è riuscito a farsi salvo dalla necessità di lavorare, inizia a vedere che si stanno riducendo le probabilità che la propria privilegiata condizione di inutili fancazzisti stipendiati dallo Stataccio ladro è ormai prossima al venir meno, ecco che arriva la mitica “costituente”.
Si cerca con questa formula di convincere altri inutili pellegrini della possibilità che, unendo le proprie bande, ci sia da mangiare per tutti. Ovviamente i promotori delle succitate costituenti sono i primi a sapere che è un gioco a tirarselo in culo. Che non ci sarà da mangiare per tutti. E che certamente, da parte delle varie bande criminali che faranno parte della “costituente”, ci saranno scorrettezze, furberie e altre immondizie dell’umano agire per fini di sopravvivenza. Cionondimeno, la mancanza di alternative plausibili spinge i bandidos a mettersi insieme.
Per farlo in modo credibile si parlerà di “partecipazione”, di “non ci sono posti preassegnati”, di “contenitori per idee nuove”, di “spazio ai giovani”, di “stavolta non possiamo fallire”, di “faremo un passo indietro per lasciare spazio al nuovo”, di “necessità di non disperdere un patrimonio e una tradizione” e altre fantastiche stronzate per ammantare il tutto di una vaga credibilità. A cui nessuno ovviamente crede, ma che pure bisogna cercare di tenere in piedi ad ogni costo, anche con lo sputo.
Chiarito tutto questo io stanotte ho sognato il momento esatto in cui la “costituente popolare” celebrerà l’apice del proprio fulgore.
Sarà l’esatto momento in cui, al termine di una “tre giorni di lavori” – probabilmente in qualche depressa zona termale che, finita l’epoca della mutua che passava le cure termali anche per il mal di culo, ha provato a riciclarsi come meta del turismo congressuale (potrei azzardare una Fiuggi o una Chianciano Terme o anche una mitica Montecatini) – arriverà il momento di ritrovarsi tutti insieme sul palco del congresso per i titoli di coda con musichina finale.
E subito prima Alfano dirà a due suoi sgherri: “Presto, ci servono dei giovani sul palco per far vedere che il nostro è un movimento di facce nuove”
Sgherro 1: “Ma capo, cazzo! Durante il congresso sono già morte 3 persone per sopraggiunti limiti d’età”.
Alfano: “Spero che abbiate frugato bene nei loro portafogli. E ora poche scuse, trovatemi dei giovani da mettere sul palco per la sigla finale. Voglio essere circondato da giovani. Come Gesù. Come fossi un prete dei bei tempi andati”.
Il resto del sogno era accompagnato dalla sigla di Benny Hill quando mandano le scene velocizzate.
Ora capisci perchè stanotte mi rigiravo nel letto?
15.10.2014